1. Descrizione
Gli Agapornis, detti anche Inseparabili per il caratteristico comportamento che spinge i membri di una coppia ad essere sempre vicini l’uno all’altro, costituiscono un genere di pappagalli, di origine africana, di piccola taglia e, almeno per alcune delle nove specie che lo compongono, facili da allevare.
Sono caratterizzati da un corpo tozzo ma aggraziato, da una coda corta e arrotondata e da un becco abbastanza forte da essere usato per arrampicarsi sia sugli alberi che sulle sbarre della gabbia o della voliera. La loro lunghezza varia dai 13 ai 17 cm. La loro vita media è di circa 13 anni e, se ben tenuti, superano facilmente e abbondantemente questa età.
Le femmine depongono abitualmente dalle 4 alle 5 uova (a volte anche 7/8). Il compito della cova, che dura mediamente 24 giorni, spetta alla sola femmina che l’inizia dalla deposizione del 2° uovo. Durante la cova il maschio premurosamente l’alimenta evitando così che essa esca troppo spesso dal nido e, dopo la prima settimana di vita dei piccoli, partecipa anche lui alla nutrizione dei pullus. I piccoli rimangono nel nido per circa 45 giorni e diventano autonomi dopo 15 giorni circa dal loro involo.
Alcune di queste specie (roseicollis, fischeri, personatus) sono ben conosciute sia dagli allevatori che dal pubblico, altre (canus, tarantus, pullarius, nigrigenis, lilianae), invece, sono poco o del tutto sconosciute a causa della difficoltà di reperirli nelle uccellerie o nei mercati sia perché raramente importati, sia perché non sempre facilmente riproducibili.
Ma la specie di Agapornis meno conosciuta di tutti è senza dubbio la swindernianus anche perché nessun rappresentante di questa specie è mai giunto vivo in Europa o in America.
2. Habitat
L’habitat delle nove specie è situato nella fascia centro meridionale dell’Africa come si può vedere dalla cartina allegata. Unica eccezione è l’Agapornis canus che vive, invece, nell’isola del Madagascar.
3. Caratteristiche
Come tutti i pappagalli, anche gli inseparabili presentano le caratteristiche peculiari della loro famiglia:
Inoltre essi si distinguono dalla maggioranza degli altri uccelli anche per le seguenti caratteristiche comportamentali:
A differenza degli altri pappagalli gli inseparabili non imitano la voce umana, ma solo versi di altri uccelli.
4. Classificazione e suddivisione del genere
Le nove specie che compongono il genere Agapornis sono generalmente suddivise in due gruppi. Il modo di distinguere questi due gruppi è duplice.
Alcuni studiosi distinguono questi due gruppi in base alla presenza o meno di un leggero anello perioculare bianco fatto di piume. Si hanno così i seguenti due gruppi:
A) Gruppo di Agapornis ad occhio non cerchiato (5 specie: roseicollis, tarantus, pullarius, canus, swindernianus);
B) Gruppo di Agapornis ad occhio cerchiato (4 specie del gruppo personatus: personatus personatus, fischeri, lilianae, nigrigenis). Si è propensi a considerare, anche a causa della totale fertilità degli ibridi, conspecifici i componenti di questo secondo gruppo.
Altri studiosi invece distinguono i due gruppi in base alla presenza o meno di chiari segni di dimorfismo sessuale all’interno della coppia, per cui parlano di:
A) gruppo dimorfo (3 specie: canus, tarantus e pullarius;)
B) gruppo senza segni di dimorfismo (6 specie: roseicollis, swindernianus (?), personatus, fischeri, lilianae e nigrigenis).
5. Differenze comportamentali
Gli inseparabili del 1° (occhio non cerchiato) e del 2° gruppo (occhio cerchiato) si differenziano tra loro anche e soprattutto per alcuni comportamenti relativi al modo di costruire il nido, di difenderlo, di corteggiarsi e di risolvere i contrasti che sorgono all’interno del gruppo.
Comportamenti |
Agapornis del 1° gruppo |
Agapornis del 2° gruppo |
Modalità di vita e di riproduzione |
vivono e si riproducono prevalentemente a coppie; |
vivono e si riproducono in colonie; |
Modo di trasportare il materiale al nido |
Traportano il materiale infilandolo tra le piume del groppone; |
trasportano il materiale con il becco, come fanno gli altri uccelli; |
Modo di combattere tra loro |
Si beccano cercando di farsi veramente male; |
si limitano a duellare con i becchi e le uniche zone che vengono colpite sono le zampe; |
Strategie di difesa del nido in caso di intrusione da parte di un possibile predatore |
La femmina si accovaccia sul fondo nel nido e, al momento opportuno, gon-fiando il piumaggio, scatta fulmineamente verso l’intru-so emettendo un sibilo che viene emesso anche dai figli, se grandicelli. |
La femmina mantiene il corpo in posizione verticale, batte le ali ed emette un verso penetrante. Se l’intruso penetra nel nido viene prontamente beccato. |
(segue 2 parte)